La stazione di Afragola dell’Alta Velocità, è stato nominata la Porta del Sud perché rappresenta un fondamentale nodo di collegamento tra il Nord e il Sud Italia.
Risale al 1996 l’avvio del percorso per la definizione della zona su cui realizzare la stazione dell’Alta Velocità a Nord di Napoli. L’area fu individuata nel territorio comunale di Afragola a ridosso dello snodo tra l‘autostrada A1 e l’Asse Mediano (SS 162), quindi in una posizione strategica in prossimità della città metropolitana di Napoli con un bacino urbano di circa 3 milioni di abitanti.
Nel 2001, il 2 maggio, viene firmato un Accordo di programma tra Governo e Regione che archivia il vecchio progetto per indire un concorso internazionale di progettazione.
Tra le opere di Zaha Hadid in Italia (si ricorda la Stazione Marittima di Salerno), la Stazione ad Alta Velocità di Napoli-Afragola rimane per circa 13 anni uno scheletro abbandonato, un’opera incompiuta. Nel 2016 i lavori sono sottoposti ad un’accelerazione tale che la stazione è stata “formalmente” inaugurata l’anno successivo, per la precisione martedì 6 giugno 2017.
Il progetto Alta Velocità delle Ferrovie dello Stato prevede che la stazione di Napoli Centrale rimanga la stazione principale dove accogliere i treni veloci diretti al cuore della città. La Stazione di Afragola, si affiancherà a Napoli Centrale e avrà la funzione di snodo di collegamento nell’ambito del nuovo assetto dei trasporti per la Campania.
La nuova stazione costituirà inoltre il nucleo del nuovo parco naturalistico-tecnologico previsto dal piano urbanistico per lo sviluppo e la riqualificazione dell’intera zona di Afragola con laboratori ad alta tecnologia, centri per la sperimentazione agricola, attrezzature per lo sport e un grande centro espositivo.
Il progetto dello studio Zaha Hadid, struttura a ponte che attraversa e collega i binari dell’alta velocità, risale al 2003, anno in cui si aggiudicò il concorso bandito dal Gruppo Ferrovie dello Stato. Il grande snodo ferroviario, fu pensato dallo studio Hadid come un sistema architettonico che si impone nel territorio con un segno forte.
Il corpo centrale della struttura consiste in un volume morbido in calcestruzzo, metallo e vetro che assolve la funzione di galleria pedonale necessaria per accedere ai binari ed è costituito da un maestoso ponte che collega le diverse zone attraversate dai binari: lungo 400 metri, ha uno sviluppo complessivo di oltre 30 mila metri quadri. Vista dall’alto riporta all’immagine di un moderno treno in corsa. L’involucro esterno dell’edificio è in materiale metallico e le aperture vetrate sono a filo con il rivestimento per creare un unico sistema senza soluzione di continuità.
Gli accessi alla stazione, situati in corrispondenza delle due estremità del ponte, agiscono da imbuti che convogliano il flusso dei viaggiatori verso l’atrio centrale a tutta altezza per poi distribuirlo, attraverso scale e rampe mobili, verso i binari al piano inferiore o verso il centro commerciale al piano superiore.
La stazione accoglie ogni giorno 18 coppie di treni alta velocità che, da domenica 11 giugno 2017, collegano il nuovo scalo con tutte le principali città della dorsale Torino-Salerno, oltre che con Venezia e Reggio Calabria.
La stazione è stata premiata nel 2017 dalla CNN come una delle più belle strutture del mondo.
Fonti: Il sole 24 ore, ingegneri.info, Trenitalia, ArchiPortale