Le fotografie contenute in questo progetto sono state possibili grazie alla gentile concessione del Comune di Cimitile, per cui ringrazio sia l’Amministrazione Comunale che il personale preposto.
Grazie al loro supporto e disponibilità, ho avuto il privilegio di esplorare e immortalare le meraviglie storico-religiose del complesso monumentale di Cimitile.
Il complesso monumentale di Cimitile, situato in provincia di Napoli, è tra i più interessanti e storici dell’Italia meridionale. Il complesso fondato nel IV secolo d.C come luogo di sepoltura cristiana si è evoluta nel tempo come un importante luogo di pellegrinaggio. La straordinaria seduzione del sito deriva dalla presenza di sette strutture religiose erette attorno alla sepoltura del sacerdote Felice, sepolto nella necropoli a nord di Nola verso la fine del III secolo.
La straordinaria collezione di basiliche paleocristiane, catacombe e mosaici di questo luogo lo rende un autentico tesoro culturale, testimoniando un passato che continua a vivere. Ogni parte di questo sito custodisce una storia millenaria di fede e devozione, che un osservatore attento può percepire nelle pietre e negli affreschi che decorano le sue strutture.
Negli ultimi cento anni, la storia del complesso basilicale è stata ulteriormente arricchita grazie agli scavi archeologici e ai restauri, che hanno fornito nuove informazioni sulle origini del cristianesimo nell’area di Nola e nel Sud Italia in generale. La creazione del parco archeologico e l’esposizione di alcuni dei reperti recuperati durante gli scavi hanno ulteriormente valorizzato l’eccezionale unicità e bellezza del complesso.
Senza dubbio, il cuore del complesso è la basilica di San Felice in Pincis, costruita nel IV secolo d.C. e ampliata nei secoli successivi. Questa basilica è rinomata per i suoi affreschi, che illustrano momenti della vita di San Felice e di altri santi, offrendo un eccellente esempio dell’arte cristiana primitiva. All’interno della basilica, in occasione del Giubileo del 2000, è stato creato l’Antiquarium, che accoglie numerosi reperti archeologici che documentano la trasformazione della necropoli tardoantica in un santuario cristiano.
Oltre alla basilica di San Felice, il complesso di Cimitile comprende diverse basiliche minori e un complesso sistema di catacombe. Le intricate gallerie e tombe delle catacombe forniscono un affascinante approfondimento sulle prime pratiche funerarie cristiane.
Ho scoperto il Complesso per caso, navigando su internet. Il sito si trova a circa quaranta minuti di auto dalla mia residenza e ho quindi deciso di visitarlo con la mia inseparabile macchina fotografica. Tuttavia, all’ingresso il custode mi ha informato che non era possibile scattare foto con la reflex senza autorizzazione.
Dopo aver ottenuto i permessi necessari, ho pianificato il progetto documentandomi a fondo e procedendo alla sua realizzazione sia in digitale che su pellicola.
La scelta di fotografare le basiliche di Cimitile in bianco e nero non è stata casuale. Questo stile espressivo, oltre ad essere la mia cifra stilistica preferita, mi ha permesso di mettere in risalto le linee architettoniche, i giochi di luce e ombra, e l’energia spirituale del complesso. Credo che il bianco e nero sia il modo artistico più efficace per trasmettere la profondità storica e spirituale di Cimitile. Senza il colore, l’attenzione si concentra sulle forme, sui volumi, sulle ombre e sulle luci. Ritengo che il bianco e nero conferisca alle immagini un senso di atemporalità, celebrando il passato e offrendo una visione intensa e unica.
Ogni fotografia del progetto diventa così un frammento di memoria, un richiamo di un passato indimenticabile; ognuna è pensata per trasmettere un’emozione, un pensiero, un pezzo di storia. Le immagini sono il frutto di un attento studio della luce naturale e della composizione, aspetti fondamentali per realizzare scatti che parlino direttamente all’anima dell’osservatore.
Mi auguro che le fotografie di questo progetto riescano a trasmettere le stesse emozioni che ho provato nel realizzarle. Attraverso questo lavoro, ho cercato di catturare l’essenza di questo luogo magico, offrendo a chi osserva le immagini la possibilità di intraprendere un viaggio nel tempo. Ho cercato non solo di documentare, ma anche di evocare emozioni e riflessioni, rendendo il complesso di Cimitile vivo e pulsante, una testimonianza silenziosa della nostra storia collettiva.