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Gli agricoltori dell’Irpinia chiedono rispetto e sostegno

24 Gen. 2024

 

Questo reportage nasce dalla volontà di documentare la protesta degli agricoltori italiani che, in questi giorni di silenzio assordante dei media nazionali, sono in strada con i loro trattori da nord a sud per esprimere il loro disaccordo con le politiche europee e nazionali che penalizzano il settore agricolo. Si lamentano dei costi insostenibili per la produzione, dei prezzi troppo bassi, di una burocrazia eccessiva, dei tagli ai sussidi e della mancanza di incentivi per i giovani.

Tale movimento di protesta, ispirato da eventi simili in Germania e Francia, si sta diffondendo rapidamente in varie regioni, come Lombardia, Toscana, Sardegna, Lazio, Umbria, Calabria e Friuli Venezia Giulia. In Irpinia, la manifestazione si è svolta pacificamente e con un tono gioioso, senza causare problemi al traffico o disagi ai cittadini.

 

Passando alla cronaca, arriviamo a Grottaminarda, nella provincia di Avellino, nel primo pomeriggio; troviamo il raduno dei manifestanti in una zona vicino al casello autostradale e alla caserma dei carabinieri. Il luogo è sorvegliato con discrezione da un considerevole contingente di agenti di polizia e carabinieri. Sin da subito si percepisce un’atmosfera serena tra dimostranti e forze dell’ordine, caratterizzata da comprensione e rispetto reciproco.

Ci avviciniamo a un gruppo di manifestanti per ottenere informazioni sulle ragioni della loro protesta. Ci spiegano che i circa 300 trattori presenti a Grottaminarda provengono da diversi comuni irpini, tra cui Flumeri, Montoro, Ariano Irpino e Avellino. Durante il percorso verso Grottaminarda, gli agricoltori hanno fatto sentire la propria voce con slogan, striscioni e cartelli esposti sui trattori.

 

Iniziamo a catturare i primi scatti quando una  giovane donna, che avevamo notato seduta sul cofano di un trattore, ci viene incontro per invitarci ad assaggiare del formaggio e del vino che alcuni coltivatori avevano preparato tra i veicoli.

Qui incontriamo alcuni agenti di polizia e un inviato della Rai che, nel frattempo, si sono integrati con i coltivatori; ci uniamo anche noi al gruppo mentre scattiamo delle foto.

Durante la conversazione, un produttore di aglio e cipolle ci rivela le difficoltà della sua azienda, minacciata dalla pressione dei prezzi imposti dalla grande distribuzione, che non coprono nemmeno le spese di produzione.

Un altro manifestante, coltivatore di pomodori, dichiara: “Siamo stanchi di essere considerati degli inetti; lavoriamo senza sosta per garantire cibo di qualità, ma non veniamo remunerati adeguatamente”. Un allevatore aggiunge: “Chiediamo al governo di ascoltarci e di fornirci delle garanzie; non possiamo continuare così, altrimenti saremo costretti a chiudere le nostre aziende”.

Lasciamo il gruppo per proseguire il nostro reportage.

Mentre due manifestanti si scattano un selfie accanto ai propri veicoli, i rappresentanti dei manifestanti si posizionano su un piccolo camioncino trasformato in palco, esponendo le ragioni della protesta. Chiedono al governo e all’Unione Europea di riconoscere l’importanza cruciale dell’agricoltura per l’economia, l’ambiente e la società. Le richieste includono azioni concrete per incrementare il reddito, la competitività e la sostenibilità delle aziende agricole, come la revisione della Politica Agricola Comune (PAC), la riduzione delle tasse, la semplificazione delle normative e la tutela del “Made in Italy” e dei prodotti tipici di qualità. Affermano, tra l’altro, che la protesta coinvolge una vasta gamma di movimenti e organizzazioni ed è destinata a continuare senza sosta e,  infine, che gli agricoltori intendono attirare l’attenzione delle istituzioni per avviare un tavolo negoziale e discutere delle problematiche che affliggono il settore.

Alle 17:00, un corteo di trattori, scortato dalle forze dell’ordine, lascia l’area del presidio dirigendosi verso Flumeri.

È una fila festosa e interminabile, salutata dalla cittadinanza che, nonostante tutto, mostra solidarietà e sostegno ai manifestanti che si allontanano dalla città.

Categoria
Storie, Street